Disturbi del comportamento alimentare (DCA)

Quando il cibo diventa un modo per esprimere il disagio

I disturbi del comportamento alimentare non riguardano solo il cibo o l’aspetto fisico. Dietro ogni restrizione, abbuffata o ossessione per il corpo, si nasconde un disagio più profondo, spesso legato all’identità, all’autostima, al bisogno di controllo o a emozioni difficili da gestire.

Anoressia, bulimia, binge eating (alimentazione incontrollata) e altri comportamenti alimentari disfunzionali sono segnali di sofferenza psicologica che meritano ascolto, rispetto e un trattamento specialistico.


🍽️ Cosa sono i DCA?

I Disturbi del Comportamento Alimentare comprendono diverse condizioni in cui il rapporto con il cibo diventa disturbato, alterato o estremamente controllato. I principali sono:

🔹 Anoressia nervosa

Restrizione alimentare estrema, perdita di peso significativa, paura intensa di ingrassare, distorsione dell’immagine corporea.

🔹 Bulimia nervosa

Episodi ricorrenti di abbuffate seguiti da comportamenti compensatori (vomito autoindotto, digiuno, uso di lassativi, esercizio eccessivo).

🔹 Disturbo da alimentazione incontrollata (BED)

Abbuffate frequenti senza condotte di compensazione. Associato a senso di colpa, vergogna e spesso a sovrappeso.

🔹 Altri comportamenti disfunzionali

Come l’ortoressia (ossessione per il cibo sano), la vigoressia (ossessione per la massa muscolare), il body checking compulsivo o il rifiuto selettivo del cibo (soprattutto nei bambini e preadolescenti).


🚨 Quando preoccuparsi?

Alcuni segnali da non sottovalutare, soprattutto in adolescenti e giovani:


🧠 Cosa c’è dietro il disturbo alimentare?

Il DCA non nasce dal nulla. È spesso l’espressione di:

Il cibo diventa così uno strumento per gestire emozioni ingestibili, una forma di comunicazione non verbale che chiede ascolto.


👩‍⚕️ Il ruolo dello psicologo nei DCA

Il percorso psicologico è fondamentale per affrontare un disturbo alimentare. Non basta “mangiare di più” o “controllarsi di più”: serve comprendere e rielaborare le cause profonde del disagio.

Lo psicologo può aiutare a:


👨‍👩‍👧 E la famiglia?

Nel caso di adolescenti, il coinvolgimento dei genitori è spesso decisivo. È importante non colpevolizzarsi, ma imparare a osservare con attenzione, comunicare in modo non giudicante e offrire supporto senza pressioni.

Frasi come “Devi solo mangiare” o “Hai tutto, non capisco perché stai così” rischiano di peggiorare il senso di solitudine e incomprensione.


🌱 Uscire dal DCA è possibile

Il percorso può essere lungo, ma con il giusto sostegno terapeutico e relazionale è assolutamente possibile uscire dal disturbo.
Recuperare un rapporto sano con il cibo significa anche ritrovare il piacere, la libertà e il rispetto verso sé stessi.


✉️ Se il cibo è diventato una battaglia quotidiana, è il momento di fermarsi e chiedere aiuto.

Che tu sia un genitore preoccupato, un adolescente confuso o un adulto che lotta in silenzio da anni:
non è mai troppo presto – né troppo tardi – per iniziare a guarire.

Contattami per una prima consulenza psicologica. Insieme possiamo trovare la strada per stare meglio. A partire da te.